La balenottera "Codamozza" o "Fluker" attraversa il Golfo di Catania

Codamozza

Catania, 13/06/2020

Stamane la sveglia è suonata presto, con la telefonata del pescatore artigianale Antonio Costanzo che ci avvisava di un avvistamento alquanto insolito (località Riposto-Torre Archirafi).

Si tratta di "Codamozza", una balenottera comune che ha fatto il giro del Mediterraneo e che non è passata inosservata in più aree a causa di un triste carattere distintivo: non ha la pinna caudale, probabilmente a causa della collisione con una nave avvenuta nel 2005. Sembrava essersi adattata al suo handicap, ma le segnalazioni dell'ultimo mese hanno cominciato a destare preoccupazioni. Dalla Grecia, alla Calabria, fino a oggi nelle acque siciliane, il grosso cetaceo appare gravemente emaciato e incapace di realizzare quelle immersioni lunghe e profonde che gli potrebbero consentire di alimentarsi.

Assistiti dalla motovedetta 304 della Guardia Costiera di Catania, abbiamo provveduto a monitorare lo sfortunato animale e a collezionare una serie di immagini utili alla sua foto-identificazione (rotta Aci Castello-Playa di Catania).

Pubblichiamo di seguito alcuni nostri video che riassumono i momenti salienti della mattinata.

La balenottera, dopo essere arrivata in acque siracusane, è tornata indietro ed è stata avvistata in serata a ridosso dei frangiflutti del molo di levante del porto di Catania.

Fondamentale sarà nelle prossime ore il coordinamento da parte della Capitaneria di Porto e il buon senso dei cittadini che si auspica possano rispettare la quiete di Codamozza, evitando assembramenti per la sua osservazione sia in mare che da terra.

Ringraziamo il Com.te Blanco, il Sottotenente di Vascello Sciacca, e l’equipaggio della CP 304 della Capitaneria di Porto di Catania per l’assistenza in mare; i Sig.ri Nino Costanzo e Iuri Peri per la prima, e il pilota del porto di Catania Riccardo Patti per l’ultima segnalazione di avvistamento di oggi, così come Andrea Messina e tutti gli altri amici che nel corso della giornata ci hanno inviato i loro video permettendoci di tracciare la rotta di Codamozza. Grazie a Sabina Airoldi e Maddalena Jahoda dell’Istituto Tethys per il loro supporto nella comunicazione, e per il matching fotografico dell’animale.

A domani con ulteriori aggiornamenti sui nostri canali social.

>> Scarica il comunicato stampa integrale (13/06/2020 ore 17:00) 

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I grandi cetacei riconfermano la loro presenza nel Golfo di Catania

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Vederli è sempre un'emozione indescrivibile. Di chi stiamo parlando? Dei capodogli ovviamente!
 
Nel pomeriggio di ieri, al largo della nostra sede di Aci Castello, un bellissimo esemplare di Capodoglio ci ha salutati con il suo bizzarro soffio.
 
Con stupore generale dei nostri ospiti a bordo, lo abbiamo ammirato durante il tipico lento respirare, mentre re-ossigenava i suoi tessuti per la successiva lunga immersione che lo attendeva.
Siamo stati lì, in silenzio, ad ascoltarlo e fotografarlo: 10 minuti in cui il suo possente corpo ci ha insegnato come un perfetto apneista si prepara ad andare giù, sempre più giù.
Dopo la spettacolare immersione, abbiamo atteso tanto che riemergesse e, infine, l'ha fatto con un grande salto fuori dall'acqua, permettendoci di osservare ancora una volta sbuffi arcobaleno e la grande coda.
 
Il Capodoglio (Physeter macrocephalus) è una specie regolare nel Mar Mediterraneo ed è presente nel nostro Golfo con alcuni picchi stagionali. L'esemplare di ieri ha trovato nelle nostre acque il giusto luogo dove potersi alimentare, cacciando il suo cibo preferito: grandi cefalopodi come calamari e totani.
 
Potete ammirarlo anche voi in queste immagini immortalate dalla nostra biologa marina a bordo Alessandra Raffa, durante il fortunato avvistamento.
 
 
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Capodoglio Marecamp whale watching 2
 
Capodoglio Marecamp whale watching
 

Segnala un delfino e aiuta la ricerca! Attivato il form on-line per comunicare gli avvistamenti di cetacei e tartarughe marine.

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Seguendo lo spirito della citizen science, Marecamp ha attivato un modulo on-line per permettere ad ogni cittadino di segnalare la presenza di cetacei e tartarughe marine. In tal modo sarà possibile ampliare le conoscenze scientifiche sulla fauna che popola il Mar Mediterraneo e incentivarne la tutela e conservazione.

La scheda di segnalazione è nata nell'ambito del progetto "Il Mare che vogliamo" che si chiuderà in data 11 aprile 2019 con un monitoraggio di massa nel Golfo di Catania. Tale giorno infatti è stata indetta "La Giornata del Mare" durante la quale studenti, ricercatori, associazioni per i disabili e diverse categorie di naviganti tra cui pescatori, diving, diportisti e autorità portuali, navigheranno insieme per ripulire il mare dalle macro-plastiche galleggianti e documentare la presenza di balene, delfini e tartarughe marine, specie protette seriamente minacciate da inquinamento delle acque, cambiamento climatico e sovrasfruttamento delle risorse ittiche.

La scheda è reperibile al seguente link e aiuterà i ricercatori dell'associazione a comprendere al meglio le dinamiche delle varie popolazioni di mammiferi e rettili marini residenti nel Golfo e in altre aree del Mediterraneo. 


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Pseudorche nel Golfo di Catania: primo avvistamento della storia nell’area

Pseudorca Marecamp Catania

I mari italiani vantano la presenza regolare di ben 8 specie di mammiferi marini, tra balene e delfini. Sporadicamente, vengono avvistate anche alcune specie occasionali come le megattere in ingresso dallo Stretto di Gibilterra. Lo scorso 2 giugno è stato il turno delle pseudorche (specie Pseudorca crassidens), delfini di grandi dimensioni che arrivano a misurare anche 6 metri di lunghezza, superando la tonnellata di peso.

Grazie alla comunicazione dell’avvistamento attraverso il nostro strumento di segnalazione in linea (clicca qui per conoscere come segnalare la presenza di cetacei e tartarughe marine in Mediterraneo) da parte del fortunato diportista Umberto Fasone, Marecamp ha potuto aggiungere un tassello importante allo storico degli avvistamenti documentati di specie ritenute non regolari nel bacino ionico. Sono infatti circa una trentina gli avvistamenti di pseudorca realizzati negli ultimi 200 anni in Mediterraneo, con segnalazioni provenienti da isole Baleari, Mar Ligure, Campania, Calabria, arcipelago delle Eolie, Stretto di Messina, Sud-Est della Sicilia, ma mai dal Golfo di Catania.

L’evento si è verificato a poche miglia a Nord dalla località Brucoli. Umberto riporta un branco compatto di circa una cinquantina di esemplari adulti intenti nell’eseguire salti spettacolari nonché un curioso bow riding (nuoto a prua dell’imbarcazione) unito ad emissione di fischi udibili anche dalla superficie (un breve video è stato pubblicato al seguente link su CataniaToday). 

La specie in questione è presente nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) in qualità di near threatened, cioè prossima alla minaccia, ma l’osservazione di un gruppo così numeroso rispetto ai casi registrati in precedenza fa ben sperare.

L’analisi delle registrazioni degli idrofoni della stazione NEMO-OnDE deposta nel Golfo (INFN - Laboratori Nazionali del Sud di Catania) potrà aiutare a comprendere quanto tempo questi esemplari abbiano effettivamente trascorso nell’area.

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Pinne all'orizzonte, cosa faccio? La guida per l'osservazione responsabile dei delfini

L'estate è già iniziata, i nostri mari si popolano di imbarcazioni e con un po' di fortuna è possibile avvistare balene e delfini. Affinchè questi non vengano disturbati nè costretti a modificare le loro aree di residenza o di migrazione, ripostiamo alcune semplici buone regole per la loro osservazione responsabile.

I cetacei sono mammiferi marini protetti da normative nazionali ed internazionali, la loro presenza all’interno dell’ecosistema marino è indice di equilibrio ed alta biodiversità.

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In caso di avvistamento di uno o più animali è opportuno mantenersi a distanza, seguendo una rotta costante e riducendo i giri del motore della nostra imbarcazione. Avvicinarsi agli animali lateralmente, facendo attenzione a non separare gruppi o coppie mamma-cucciolo, ed allontanarsi ai primi segnali di fastidio (es. colpi di coda sulla superficie dell’acqua).

 

Cosa evitare durante un avvistamento?

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Non bisogna tentare di nuotare con i cetacei, la nostra osservazione deve essere solo di tipo visivo ed arrecare il minor disturbo possibile.

Non lanciare nulla in acqua e non produrre urla o rumori. Evitare che il nostro avvistamento si prolunghi oltre i 15 minuti.

Non inseguire gli animali ma lasciare loro di decidere cosa fare.

 

Per ampliare le conoscenze scientifiche sulla cetofauna che popola il nostro Mare e poter incentivare la sua tutela e conservazione, è opportuno segnalarne gli avvistamenti.

Puoi comunicare il tuo avvistamento attraverso questo modulo on-line, oppure scrivendo nel gruppo facebook "Dolphin watching in Catania" o a Cette adresse e-mail est protégée contre les robots spammeurs. Vous devez activer le JavaScript pour la visualiser.